Quello a cui stiamo assistendo è un clamoroso caso di accanimento terapeutico, si sta tentando non di prolungare un’agonia, ma di resuscitare un cadavere in via di putrefazione. Quello dello stato italiano.
Per porre in atto questo patetico tentativo i governanti italioti (Lega in testa) stanno varando una manovra economica degna della Grecia, e cercano pure di farla passare come una passeggiata nel parco. “Non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini” ci dicono, infatti ci penseranno i comuni e le regioni a fare il lavoro sporco e a pagare saranno sempre gli stessi: i lavoratori dipendenti, che vedranno aumentare l’addizionale irpef sui loro stipendi; studenti e pendolari, che vedranno aumentare il costo del trasporto pubblico; chi per lavoro usa auto e camion, che vedrà aumentare il pedaggio autostradale; le famiglie, che vedranno aumentare il costo di tutti i servizi, dal gas, alla, tassa sui rifiuti, all’energia elettrica. E tutto questo sarà inutile, perché, anche se l’orchestrina continua a suonare, il Titanic sta ormai affondando.
Non basterà il mantra continuo di Napolitano, che ripete “Unità d’italia” ogni due parole, non basterà l’ennesimo furto ai danni del popolo veneto e degli altri popoli italici, non basteranno giudici e carabinieri. Quando anche i più ottusi capiranno che la scelta sarà tra autodeterminazione e sprofondamento nulla potrà più fermare la giusta fine di questo stato iniquo e fallito.
Unità Popolare Veneta dovrà lavorare principalmente a due obiettivi di pari importanza: dare il suo contributo ad accellerare il processo di disfacimento dello stato italiano favorendo la presa di coscienza dell’Identità Nazionale Veneta nei ceti popolari e creare una Sinistra Indipendentista in grado di condizionare le politiche sociali del futuro Stato Veneto.
Impresa ardua, perché dovremo fare i conti con l’ottusità della sinistra tradizionale, con l’arroganza della destra nazionalista italiota e con la reazione delle strutture repressive del decadente stato italiano. Dalla nostra abbiamo la volontà di non lasciare i ceti popolari delle Venezie nelle mani di una sinistra italianista che ha fallito in ogni lotta in cui si è impegnata, nelle mani della destra populista della Lega, nelle mani di un liberismo selvaggio che attende come uno squalo la prossima fine della repubblica italiota.
Quando il gioco si fa duro…
Unità Popolare Veneta
Comitato Direttivo Provvisorio
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