Il diciotto settembre migliaia di persone marceranno sulle strade di Venezia sventolando le bandiere di una nazione che non esiste, non è mai esistita e non esisterà mai. Uno stato inventato, uno stato che sembra partorito dalla mente di un Gran Dragone del Ku Kux Klan e i cui sostenitori non sono da meno.
Per contro, nello stesso giorno, altre persone risponderanno sventolando le bandiere di uno stato che in 150 anni ha prodotto una delle monarchie più vili e sanguinarie d’Europa, una dittatura altrettanto sanguinaria e una repubblica che nel tempo si è rivelata la mera continuazione del ventennio che l’ha preceduta. Uno stato autoritario e arrogante, ormai inesorabilmente avviato al collasso a causa della sua cialtroneria.
Noi di Unità Popolare Veneta non crediamo in queste finte nazioni, crediamo invece nell’autodeterminazione e nell’autogoverno dei popoli, nel rispetto delle differenze storiche e culturali di ciascuno, crediamo nella solidarietà tra le diverse nazioni della penisola e nel fatto che lo stato italiano sia il vero freno alle potenzialità dei vari territori.
Lo squallido palio delle bandiere che, per un giorno, trasformerà la città simbolo dei veneti in un volgare circo è solo il canto del cigno di un sistema che stà morendo. Il futuro non appartiene ne alla farsa padana, ne a quell’autentico incubo chiamato stato italiano, il futuro appartiene ai nostri popoli!
AUTOGESTIONE
AUTODETERMINAZIONE
LIBERTA'
PER I POPOLI ITALICI
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